SEGRETARIATO ATTIVITA' ECUMENICHE - A.P.S.

gruppo di   Piacenza

ASSOCIAZIONE INTERCONFESSIONALE DI LAICHE E LAICI
PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO A PARTIRE DAL DIALOGO EBRAICO-CRISTIANO


          

Proporre un convegno ecumenico sul tema della misericordia, il tema scelto da Papa Francesco per l’anno giubilare straordinario, può sembrare un gesto di acquiescenza alla chiesa cattolica, almeno di cattivo gusto soprattutto alla vigilia del cinquecentesimo anniversario della Riforma. Ma quando il SAE di Piacenza, dopo aver offerto la propria disponibilità ad ospitare e a programmare il Convegno di primavera 2016, ha pensato a un tema, non ha potuto che proporre proprio questo: per un mondo violento e in guerra in tutti gli ambiti e a tutte le latitudini che cosa è urgentemente indispensabile se non la misericordia? La misericordia di Dio verso gli uomini e la misericordia degli uomini tra di loro. E il CGL, che ha compreso il senso di questa proposta, ha accolto favorevolmente questo tema formulato secondo l’espressione di Lc 6,36  “Siate misericordiosi come misericordioso è il Padre vostro che è nei cieli”.

            Il compito del Gruppo SAE di Piacenza è stato quello di coniugare il tema della misericordia in chiave ecumenica, un impegno arduo per tanti motivi, non ultimo il fatto che, essendo stati costretti per la disponibilità della casa in cui saremo ospitati a scegliere come periodo il fine settimana dal 29 aprile al 1° maggio, ci si è imbattuti nella Pasqua ortodossa, il che ha reso impossibile la presenza di un prete o di un teologo ortodosso in quei giorni. Alla fine il risultato ci sembra dignitoso e tale da non tradire lo spirito e il senso iniziali.

            Ecco qualche nota esplicativa sul programma.

            Venerdì, 29 aprile, la prima relazione ci propone il tema “La misericordia di Dio in chiave biblica”. Non potevamo iniziare a trattare il tema della misericordia in chiave ecumenica se non andando ai suoi fondamenti, alla misericordia di Dio, alla Scrittura dunque. E Padre Testa, biblista e teologo del Collegio Alberoni di Piacenza, che da quarantadue anni segue come esperto il SAE locale e che ha fatto propri lo spirito e l’ideale dell’associazione, non deluderà le nostre aspettative.

Accanto alla Scrittura la Storia: ci siamo chiesti come nel tempo è stato vissuta la misericordia, la misericordia degli uomini tra di loro, almeno le opere di misericordia. Non è stato facile trovare uno storico esperto di questo argomento. Infine la nostra ricerca ci ha portato ad uno storico della medicina, il Prof. Giorgio Cosmacini, che ha scritto per Il Mulino un libro molto interessante: “Compassione. Le opere di misericordia ieri e oggi”. Sarà una voce nuova per una relazione con un’impostazione assolutamente originale, perché il nostro relatore, a cui è stato affidato il tema espresso con le stesse parole del titolo del suo libro, non solo ci dirà come nel passato sono state vissute le opere di misericordia, ma anche come oggi sarebbe opportuno reinterpretarle, data la società in cui viviamo.

            Sabato, 30 aprile, entreremo in contatto con il mondo evangelico e con il mondo ortodosso. Anticipando il cinquecentesimo anniversario della Riforma e ricordando l’importanza che il tema della misericordia ha avuto per Lutero, abbiamo affidato a Dieter Kampen, già pastore della Comunità luterana di Trieste e attualmente dottorando presso la Pontificia Università Antonianum, che molti di noi hanno conosciuto nella scorsa Sessione SAE ad Assisi, il tema “La misericordia di Dio nella teologia e nell’attività pastorale di Lutero”.

A colmare l’assenza di un ortodosso sull’argomento provvederà Mons. Basilio Petrà, grande esperto di ortodossia e docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, che molti di noi conoscono per averlo ascoltato con grande interesse e profitto in alcune Sessioni del SAE. A lui va in modo particolare la nostra gratitudine per aver accettato con molta generosità di trattare il tema “La misericordia di Dio nella teologia e nella prassi delle chiese ortodosse”.

Le due relazioni, di chiara impostazione teologica e pastorale, avranno un prezioso seguito in una proposta che forse potrebbe sembrare estranea al tema: l’ascolto al Teatro Municipale di Piacenza della Messa da Requiem di Mozart. Abbiamo pensato a questo “spettacolo” non come a un momento di evasione, come al riempitivo di una serata, ma come ad una parte integrante del convegno: la morte è il momento estremo in cui il credente si rivolge a Dio invocando la sua misericordia. Inoltre il Teatro di Piacenza, teatro di tradizione di grande importanza nel panorama lirico dell’Italia settentrionale, completerà con la sua bellezza il fascino della musica e del canto.

            Domenica, 1° maggio, ci confronteremo con alcune realtà in cui è molto difficile “Praticare la misericordia” grazie ad una tavola rotonda a cui parteciperanno il garante dei diritti dei detenuti nel carcere di Piacenza (Alberto Gromi), la vicepresidente della Provincia di Piacenza  (Patrizia Calza), un’evangelica esperta del Movimento dell’Esercito della Salvezza (Maddalena Bochicchio) ed una suora che, tra l’altro, opera con le donne salvate dalla strada (Patricia Guerrero Angel). Il mondo delle carceri, l’ambito della politica, la realtà della prostituzione ci sono sembrate esperienze degne di riflessione e di confronto; e non abbiamo voluto anche in questo momento rinunciare alla chiave ecumenica del convegno valorizzando la presenza di un membro della comunità metodista piacentina, Maddalena Bochicchio, moglie del Pastore Lesignoli, che proviene dall’Esercito della Salvezza.

            Le meditazioni del mattino sono state affidate ad una laica della parrocchia ortodossa romena di Piacenza (Angelica Cirja), che guiderà la nostra riflessione sulle parabole della pecora smarrita e della dracma perduta (Lc 15,1-10), chiaro esempio della misericordia di Dio, e al Pastore delle comunità metodiste di Piacenza e Cremona (Antonio Lesignoli), che ci farà cogliere il contrasto tra la misericordia di Dio, che comprende e perdona, e la nostra assoluta incapacità di comprendere e perdonare commentando la parabola del servo crudele (Mt 18,21-35).

            I momenti di preghiera completeranno un programma che vuole renderci consapevoli della necessità di ringraziare il Signore per la misericordia che egli non si stanca di usare con noi e dell’ urgenza di chiedergli di renderci misericordiosi verso i nostri fratelli. E’ l’impegno con cui torneremo nelle nostre realtà, nelle nostre chiese, tra loro spesso ancora ostili e divise, in cui cercheremo di far risuonare l’invito del Signore “Siate misericordiosi come misericordioso è il Padre vostro che è nei cieli”.

            Vi aspettiamo dunque a Pontenure e ci scusiamo fin d’ora per ciò che potrà deludervi o non convincervi. Noi intanto preghiamo perché questa esperienza che vivremo insieme sia davvero feconda di vita nuova; preghiamo per il SAE che proprio a Pontenure vivrà con l’assemblea dei soci un  importante momento associativo alla vigilia delle elezioni per il rinnovo degli organi statutari. L’impegno della preghiera lo trasmettiamo anche a tutti voi, soprattutto a quelli che condivideranno con noi l’avventura di questo convegno.  

                                                                Per il Gruppo SAE di Piacenza

                                                                            Lucia Rocchi

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